Il Castello Malaspina di Gambaro nel Comune di Ferriere, fu eretto da Ghisello, cui era toccata questa porzione del patrimonio di famiglia.
Nel 1520 proprio in questo castello Ghisello, fu assassinato dai suoi congiunti.
I Malaspina ricevettero l’investitura feudale di Torrio (in Val d’Aveto) e Noceto (presso Gambaro, in val Nure) nel 1423. In seguito questo feudo si disse correntemente degli Edifizi, dal nome della località presso Gambaro.
Il maniero rimase nelle mani di questo ramo Malaspina fino al 1624, per passare alla Camera Ducale.
Ranuccio II Farnese infeudava nel 1683 questo casale e il suo distretto ai conti Corrado e Ippolito Landi del ramo di Rivalta; nel 1687 ottennero il titolo di marchesi a ricompensa della cessione di Bardi e Compiano.
Gambaro divenne un importante centro giurisdizionale di confine tra Liguria e Piacentino.
I Landi di Rivalta tennero il castello sino al 1785 quando divenne proprietà della famiglia genovese Bacigalupi e poi sede del comune.
Il castello fu anche residenza dei commissari degli Stati di Parma e Piacenza; Napoleone vi stabilì la sua mairie e in seguito i duchi vi mantennero la sede comunale.
Nella seconda metà degli anni Sessanta del ‘900 il castello era inagibile stante la precarietà delle strutture.
Nel 2007 la famiglia Alberoni acquista la proprietà che versava in uno stato generale molto compromesso e, sotto la regia della Sovrintendenza ai beni architettonici, dal 2008 procede ad un restauro complessivo terminato nel 2013.