La Ferrata Mazzocchi sale tra pareti e traversi di media difficoltà, si trova in alta Val Nure, al confine tra le province di Piacenza e praticamente Genova, nella zona vicina al Monte Bue e al Monte Nero.
Il punto di partenza dell’escursione è il Passo Zavallo in provincia di Piacenza. Il passo è raggiungibile sia da Piacenza che da Chiavari (A12). Si può raggiungere anche Santo Stefano d’Aveto (GE); da Genova, in autostrada fino a Lavagna poi seguendo le indicazioni per Bonzonasca e Santo Stefano d’Aveto attraverso il passo della Forcella oppure attraverso la Val fontana buona e il passo della Scoglina.
Dal Parcheggio al Passo Zovallo (1405 m) sì in bocca l’evidente sentiero 001 che inizia di fronte all’ampio spiazzo dove si posteggiano le auto. Si segue il percorso in direzione del lago Nero (1541m). Si prosegue lungo il sentiero 011 in direzione Fontana Gelata proseguendo fino al Bivacco Sacchi (1600 m) imboccando il sentiero 007. Dal bivacco si raggiunge in cinque minuti l’attacco della ferrata a 1h 45′ dal parcheggio che si sviluppa lungo la bastionata del Gruppo delle Ali.
La ferrata parte con un canale obliquo a sinistra e dopo un brevissimo passaggio ripido, inizia un traverso esposto verso destra che aggira un roccione. Questo tratto presenta oltre al cavo metallico una robusta catena. I primi metri del traverso sono piuttosto agevoli, ma a questi segue un tratto ascendente abbastanza impegnativo che richiede una certa trazione sul cavo.
Dopo il traverso si giunge a uno spigolo che porta alla prima scala del percorso che permette di superare un canale verticale, segue un dietro a sinistra piuttosto appigliato. Terminata la scala si prosegue su una cengia e si raggiungendo una parete leggermente strapiombante, che rappresenta la faccia destra di un diedro. Tale parete può essere aggirata a sinistra.
Al termine di questa parete si arriva su un’ampia cengia in cui è presente una via di fuga a sinistra. Proseguendo a destra si incontra un traverso su placche, povere di appigli che permette di aggirare uno spigolo impegnativo arrivando così ad un cammino il quale può essere affrontato verso destra fino a raggiungere una scala oppure si può scegliere di risalire la parete del cammino, piuttosto buia, a sinistra giungendo ad un traverso esposto e privo di appigli fino a raggiungere una scala lunga ed esposta al termine della quale incontriamo un canalino liscio a cui fa seguito una placchetta sinistra. Si giunge sotto il muretto finale, e superandolo si arriva su uno splendido altopiano che costituisce la sommità del Groppo delle Ali (1h dal punto di partenza 1689 m – 2h 45′ dal parcheggio), con vista su Monte Nero, Monte Bue e Ragula.
Per la discesa si può seguire il percorso normale ripercorrendo a ritroso l’itinerario dell’andata contrassegnato da segnavia rossi-bianchi per tornare al Bivacco Sacchi (totale 1h 30′-4h 15 ‘). Oppure dalla sommità del Groppo delle Ali si prosegue in direzione del vicino Monte Bue a 1771 m. Partendo dalla vetta si prende il sentiero 001, procedendo pressoché in piano e dopo una breve discesa si giunge in località Sella Costazza 1671 m. Si prosegue diritto verso l’evidente crinale del Monte Nero segnavia 003 arrivando sulla sommità del monte Nero 1752 m, da cui si può ammirare un panorama maestoso.
Continuando si segue il sentiero che discende il crinale nord-est del monte, lasciando a destra una traccia che scende in direzione di Tana del Monte Nero. Proseguendo per il ripido sentiero ignorando le varie deviazioni e arrivando nel sentiero 001 che permette di raggiungere il Passo Zavallo.
La Ferrata Mazzocchi può essere concatenata con la Ferrata Adolfo Ferrari in un lungo itinerario ad anello che occuperà circa otto ore. I periodi migliori per percorrere le vie sono la tarda primavera, le giornate non troppo calde d’estate e l’inizio autunno.