Il Monte Caio è uno dei più rilevanti massicci montuosi, ricco di spunti panoramici di rara bellezza e zona di particolare interesse floristico e geologico grazie alla presenta delle formazioni di Flysch del Monte Caio: sequenze di strati calcarenitici e marnoso – calcarei grigi e giallastri, con strati argillosi grigio scuri; la sommità è formata interamente da roccia calcarea e quindi vi si possono osservare alcuni fenomeni carsici.
Dalla vetta principale (Punta F.Bocchialini 1584 m s.l.m.) si aprono panorami incedibili a 360° sia verso il crinale appenninico principale (sud) che in direzione della vallata del Torrente Parma (Nord). Il versante Sud (in comune di Palanzano) si presenta più ripido e scosceso, mentre il versante Nord degrada dolcemente verso Schia ed è costituito da praterie, pascoli e faggete; questo lo rende particolarmente adatto al trekking, alla mountain bike in estate, alle ciaspolate e discese con gli sci in inverno.
Tutto il massiccio è attraversato da sentieri CAI, percorsi tracciati per mountain bike, ippovie, caratteristica che la rende meta ideale per escursioni e giornate all’aria aperta.
Mentre in inverno il comprensorio ospita impianti e piste per sci da discesa e Snowboard, nelle altre stagioni il trekking “la fa da padrone” grazie alla rete sentieristica CAi che, partendo dal parcheggio di Schia, conduce con il sentiero 737 al crinale del M.te Caio prima a Corno di Caneto (14323 m s.l.m.) e poi a Cima Bocchialini (1584 m s.l.m.) da dove, volendo, si può proseguire in direzione sud verso P.sso di Zigana e P.sso del Ticchiano, passando per il bellissimo Eremo di San Matteo (CAI 753).
Sempre dal versante Tizzanese è possibile raggiungere la vetta del Monte Caio dalla sterrata che parte dalla Strada Musiara Superiore-Schia e conduce alla Costa Grande dove si ricongiunge con il segnavia CAI 737, poco sotto la cime del monte Caio. Lungo la sterrata che porta al M.te Caio è possibile effettuare una suggestiva deviazione verso il Grande Faggio, albero monumentale situato a quota 1300 metri s.l.m., che presenta un’età stimata di circa 250 anni, un’altezza pari a 33,7 metri e una circonferenza del tronco pari a 5,53 metri.
La maestosità della sua chioma non lascia indifferenti. Oggi il percorso di accesso all’albero monumentale è arricchito da “cassette a sorpresa”, realizzate dalla Scuola media di Tizzano Val Parma, contenenti schede descrittive della flora e della fauna del luogo e racconti e poesie composti dagli alunni.