Sono cinque i Musei del Cibo che si incontrano in Val Parma, perché i nostri prodotti sono un patrimonio talmente prezioso da essere custodito.
Presso la medievale Corte di Giarola, in Comune di Collecchio, sono allestiti il Museo del Pomodoro e il Museo della Pasta. Intorno ad una antica linea di produzione della Conserva, si snoda il viaggio del pomodoro, dal suo arrivo dalle lontane Americhe nel XVI secolo, ai primi timidi approcci gastronomici, alle varietà e alle tecniche di coltivazione, fino ad esplorare la straordinaria diffusione in area Parmense alla fine dell’Ottocento, alla nascita di una potente industria conserviera e meccanica, della Stazione Sperimentale e delle Fiere. Foto e documenti d’epoca, rari filmati, modelli e schermi interattivi, imballaggi e apriscatole, pubblicazioni, oggetti curiosi e ricette d’autore raccontano il mondo dell’“oro rosso” fino al suo irresistibile trionfo in tavola.
Nella stessa cornice, un viaggio nella storia della pasta, attraverso un ricco percorso di immagini, documenti, filmati, riproduzioni e ricostruzioni. Dal chicco di grano alle farine, da un vero e proprio mulino agli attrezzi di uso domestico, passando attraverso la prima produzione industriale e le moderne tecnologie, per chiudere con un’ampia rassegna di pubblicità d’epoca: uno sguardo a 360° sull’universo della pasta, a sottolineare il ruolo che questo alimento, sinonimo di Italia nel mondo, ha rivestito e riveste nella gastronomia, nell’arte, nella cultura e nella vita di tutti noi.
In Via Carducci, 11 a Felino si trova la nuova sede dell Museo del Salame. Il percorso di visita si snoda – parallelo alla storia del maiale nero parmigiano – fra gastronomia, norcineria e produzione casalinga degli insaccati, con un’ampia rassegna di immagini d’epoca, oggetti antichi e filmati con testimonianze toccanti e momenti rievocativi dell’antica tecnica di produzione, fino all’attuale tecnologia della qualità e all’irrinunciabile assaggio del “Principe dei Salami”.
Nelle suggestive cantine della Rocca di Sala Baganza un percorso espositivo e sensoriale dedicato al Vino di Parma, alla sua storia e alla sua cultura. Sei differenti sezioni che si snodano dall’archeologia del vino nel parmense alla viticoltura e alle caratteristiche della vite, dalla vendemmia e dalla preparazione del vino all’affascinante ghiacciaia rinascimentale, dalla storia dei contenitori e dei mestieri ad essi correlati alla storia del tappo in sughero, del cavatappi e dell’etichetta, dai pionieri del settore ai vini e alle cantine da visitare, fino al ruolo del Consorzio dei Vini dei Colli di Parma.
A Langhirano, presso l’ex Foro Boario, sorge il Museo del Prosciutto di Parma. Foto e documenti storici, attrezzi, macchinari e filmati, raccontano il processo di produzione dei pregiati prodotti dell’“Arte salumaria” parmense, in una sorta di viaggio ideale dall’antica norcineria fino alle metodologie della produzione odierna: dalle razze suine, alla funzione fondamentale del sale, dai gesti di un’arte antica alle prelibatezze della gastronomia, fino al ruolo del Consorzio del Prosciutto di Parma nella salvaguardia della qualità, per culminare nella dolcezza irripetibile dell’assaggio.