Suggestivo punto panoramico sull’Appennino reggiano, a monte della valle del Crostolo a più di 700 metri d’altezza, spicca il Castello di Sarzano nell’omonima storica frazione del Comune di Casina, nel cuore nelle Terre di Matilde di Canossa.
La costruzione del Castello di Sarzano avvenne per opera di Atto Adalberto, che nel 958 acquistò la proprietà di una precedente fortificazione; proprio grazie alla famiglia Attoni il castello divenne in quel tempo un crocevia rilevante, grazie anche alla sua collocazione a metà strada fra Langobardia e Tuscia.
Oggi il complesso del Castello di Sarzano è formato dal castello che occupa la sommità del colle e dal borgo di nord-est, che annovera la ex chiesa di San Bartolomeo con la sua canonica (oggi ostello e bar), una casa mezzadrile (l’attuale locanda) e un fienile (il ristorante).
Originariamente la struttura del Castello era organizzata all’interno di tre cerchie di mura.
Quella inferiore aveva tre porte d’accesso e comprendeva la chiesa e un’abitazione civile.
Le due superiori erano concentriche: quella mediana conchiudeva un piazzale a recinto, delimitato interamente da un fossato con ponte levatoio, e un cortile interno con il bastione merlato ed i manufatti abitativi, mentre la cortina superiore delimitava un cortile con la torre difensiva più alta.
L’impianto attuale, con doppia cinta di mura (in buona parte sepolte), cortile, mastio e torre quadrata, risale al XV secolo, al tempo del Marchese Nicolò III d’Este.
Il Torrazzo costituisce l’elemento più interessante del complesso del Castello di Sarzano.
Una curiosità…
proprio in questo luogo è nata la celebre Ars Canusina®.
Qui, infatti, il medico Maria Bertolani Del Rio concepì e realizzò un’originale esperienza artistica e terapeutica denominata Ars Canusina®, che prendeva ispirazione proprio dal mito millenario di Matilde di Canossa ed è oggi l’artigianato artistico più tipico della zona.