Il Parco Archeologico di Campo Pianelli è stato inaugurato il 22 aprile 2023. E’ un’area tra le più importanti nella provincia di Reggio per quanto riguarda l’Età del Bronzo: il Parco consente ai visitatori di immergersi nel passato. A gestire le visite guidate sarà la società Archeovea.
Di notevole importanza è la necropoli di Campo Pianelli, già oggetto di ricerche sin dal secolo scorso, quando gli archeologi di Gaetano Chierici scavarono alcune decine di tombe. Le campagne di scavo effettuate nel 1973 hanno accertato l’esistenza di una complessa successione stratigrafica con tracce, accanto alla necropoli, di insediamento di tipo protovillanoviano (età del ferro). Questa civiltà era caratterizzata da un’economia spiccatamente agricola e ad elevata produttività metallurgica; numerosi sono infatti i reperti in bronzo posti a corredo delle sepolture. I resti delle sepolture erano conservati in raffinati vasi di terracotta finemente decorati di forma biconica, collocati poi all’interno di piccoli pozzetti in pietra a secco ricoperti da lastre calcaree. Molti di questi resti archeologici rinvenuti sono esposti ai Musei Civici di Reggio Emilia.
Nuove indagini sono state eseguite nel 2012.
Il primo modesto insediamento, collegato agli oggetti più antichi rinvenuti, risale alla fine dell’età del Rame (circa 2500 a. C.) e nello specifico alla cosiddetta “Cultura del bicchiere campaniforme”.
Diversi secoli dopo, cioè nella fase piena della media età del Bronzo, si insedia un villaggio ben più esteso che perdura per almeno tre secoli (dal XV al XIII sec. a.C.) su buona parte del pianoro e che probabilmente è abitato da un centinaio di persone. Sono state rinvenute tracce di capanne, una delle quali trovata anche negli scavi del 2012. Si tratta delle stesse popolazioni che costruivano le Terramare in pianura.
Quando agli inizi del XII sec a.C. questa civiltà va in crisi, anche l’abitato di Campo Pianelli cessa di esistere.
Circa un secolo dopo, cioè nell’XI sec. a.C. e per tutto il X (dunque nell’età del bronzo finale) viene impiantata l’ormai famosa necropoli, il cimitero a cremazione di un villaggio di cui ancora ignoriamo l’ubicazione (chissà, forse proprio sulla Pietra).
Infine, dopo circa mezzo millennio di abbandono, cioè alla fine del VI sec. a.C., troviamo i resti di un nuovo abitato che ha restituito reperti di tipo etrusco e ligure. Questi manufatti sembrano testimoniare la presenza di entrambe le genti, forse in un intreccio tra le due culture. Poi verso il IV secolo anche questo abitato si interrompe e su Campo Pianelli troviamo solo occasionali tracce di frequentazioni romane o medievali.