Salumi piacentini, prosciutto di Parma, fungo della Val Taro e parmigiano reggiano: sono solo alcuni dei prodotti certificati DOP e IGP presenti sull’appennino emiliano. Qui hanno origine i grandi tesori enogastronomici dell’Italia: il 51% del totale italiano dei prodotti DOP e IGP agroalimentari, il 37% di quelli vitivinicoli.
Si tratta di numeri elevati, con la conseguenza che, marchi così riconoscibili, esportano non solo prodotti ma anche un’identità forte legata indissolubilmente al nome di alcune città della regione.
L’agroalimentare è uno dei pilastri dell’economia dell’appennino: un settore che riesce a coniugare innovazione e tradizione in grado al contempo di offrire occupazione e di cogliere le opportunità.
Imprese legate alla ristorazione, alla gastronomia e agli agriturismi sono sempre più attente agli aspetti nutrizionali, salutistici e alla cultura del biologico: ecco che la vivacità del settore “food” può talvolta sconfinare nel turismo e nella creatività.