Come spesso avviene per prodotti artigianali ad alto contenuto di manualità, affidare ad un esatto momento storico la riuscita di un capolavoro alimentare come quello del tortello è estremamente azzardato, così come lo è elencare la miriade di varianti relative agli ingredienti dell’involucro o del ripieno.
A riprova però dell’importanza che le paste ripiene rivestono nel panorama della gastronomia emiliana, si fa riferimento al manuale del 1891 di Pellegrino Artusi, La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene.
La ricetta 55 del citato testo, in particolare, riporta una foggia di tortelli molto simile a quella in uso ancora oggi in tutto il Piacentino.
In località Genepreto il tortello con la coda, diffuso nel Piacentino, assume la particolare variante con le ortiche ed è prodotto Denominazione Comunale Alta Val Tidone.