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Sentieri che Raccontano: il Fascino del Trekking in Appennino Emilia

Ci sono luoghi che non hanno bisogno di parole: basta mettersi in cammino per comprenderne la bellezza. Appennino Emilia è uno di questi, una terra che si svela passo dopo passo, tra silenzi che parlano e orizzonti che si aprono come pagine di un libro antico.

Seguire un sentiero qui non significa solo fare trekking ma avventurarsi in un viaggio dentro paesaggi che mutano con le stagioni: i crinali che in primavera si vestono di fiori, i boschi di faggi che in estate offrono ombra e frescura, i castagneti che in autunno profumano di legna e frutti, le cime che in inverno si rivestono di neve. Ogni passo diventa esperienza ed occasione per sentire il respiro della montagna.

Lungo i percorsi capita di incontrare borghi in pietra sospesi nel tempo, pievi romaniche che custodiscono segreti secolari, mulini che raccontano di un lavoro paziente e quotidiano. Sono tracce discrete ma vive, che ricordano il legame profondo tra queste montagne e chi le ha abitate.

Alcuni itinerari sembrano fatti apposta per restituire un senso di appartenenza. Dal Lago Santo parmense si può salire verso il Monte Marmagna, dove la vista spazia dalla Pianura Padana fino al Tirreno. La salita al Monte Cusna, la grande montagna dell’Appennino reggiano, regala l’emozione di un panorama che resta impresso nella memoria.

Accanto ai sentieri naturalistici, l’Appennino custodisce i grandi Cammini Storici. La Via Francigena, percorsa da secoli dai pellegrini diretti a Roma, attraversa il Passo della Cisa e porta con sé storie di fede, scambi e incontri. La Via degli Abati, che univa Pavia a Pontremoli, racconta invece la spiritualità e il coraggio dei monaci che la percorrevano, oggi amata da chi cerca un’esperienza autentica e meno battuta. La Via Matildica del Volto Santo, che ricorda la figura di Matilde di Canossa e guida i camminatori tra castelli, pievi e paesaggi che hanno fatto la storia. La Via di Linari era invece un percorso alternativo alla Via Matildica che partiva da Fidenza passando per Parma e raggiungendo la Toscana tramite il Passo del Lagastrello. Troviamo anche l’Alta Via dei Parchi che racchiude tutti i cammini e le vie di pellegrinaggio dell’Emilia-Romagna in ben 27 tappe attraverso le quali si possono ammirare le bellezze dei parchi naturali. Il Sentiero dei Ducati collega l’Emilia-Romagna alla Liguria passando tra valli di grande interesse naturalistico attraverso itinerari percorribili a piedi, in MTB e Gravel. Il Cammino di San Colombano passa attraverso i luoghi visitati dal santo stesso e nella cripta dell’abbazia omonima a Bobbio si possono visitare i suoi resti.

Camminare lungo questi percorsi è un modo per entrare in contatto con secoli di storia e con la memoria collettiva di un territorio che ha sempre vissuto di passaggi, incontri e confini da attraversare lasciando spazio all’ascolto del fruscio delle foglie, dell’acqua che scorre tra le rocce, dei propri pensieri che finalmente trovano un’armonia nuova.

Alla fine di ogni percorso resta addosso la sensazione di autenticità, perché Appennino Emilia non è soltanto una destinazione per escursionisti ma un invito a ritrovare un contatto profondo con la natura, con la storia e con se stessi.

Guarda le Guide Ambientali Escursionistiche della rete Terme & Outdoor su Visit Emilia

Visita il blog dei Camminatori Seriali

Uffici IAT di riferimento:

IAT Appennino Parma Est 

IAT Appennino Reggiano

IAT Val Nure

IAT Val d’Arda

IAT Val Trebbia

IAT Val Taro

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