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Rocca Sanvitale

Punti di interesseAppennino Parma Est

Già esistente nel 1441, la Rocca fu ricostruita per volere di Giberto III Sanvitale nel 1477, dietro consenso del Duca di Milano Gian Galeazzo Maria Sforza che, in quello stesso anno, nominò i Sanvitale Conti di Sala, e rimaneggiata nel corso dei secoli dagli stessi Sanvitale, dai duchi Farnese e, infine, da Maria Luigia d’Asburgo.

Nel 1630, si trasformò in luogo di convalescenza alla scampata epidemia di peste e divenne la fastosa residenza estiva del Collegio dei Nobili di Parma.

La Rocca era l’antica residenza di caccia dei nobili, e prima ancora ricca di vita intellettuale di corte.

Di forma quadrangolare con torri quadrate agli angoli e dongione centrale, la Rocca era concepita più come dimora signorile che come fortilizio.

Nell’antica costruzione è oggi visitabile la zona Cinquecentesca, con affreschi di Cesare Baglione, “La sala dell’Eneide” di Ercole Procaccini, “La sala d’Ercole” di Orazio Samacchini.

Si possono ammirare la Cappella Palatina e l’Oratorio settecentesco dell’Assunta che conserva ancora gli arredi originali e una lapide commissionata da Michele Varron e dedicata a Napoleone Bonaparte.

Meraviglioso il grande giardino settecentesco cintato da mura dell’epoca.

Conserva al suo interno preziosi affreschi e stucchi, scenografie dove donne di cuori, cultura e congiure filarono destini e trame. Dall’eroina Donella Rossi alla bella Barbara Sanseverino e la figliastra Eleonora, cantate da Tarquato Tasso, e poi la discussa Maria Amalia d’Asburgo Lorena e infine la Duchessa di Parma Maria Luigia, ospite nella dimora per un lungo periodo.

Nelle cantine e nell’ex ghiacciaia della Rocca Sanvitale è stato allestito il Museo del Vino.

Da non perdere all’interno delle sale cinquecentesche della Rocca, la mostra permanente di scultura di Jucci Ugolotti Sacro e Profano.

Per info: tel: 0521.331342

mail: iat@unionepedemontana.pr.it

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