Pellegrino Parmense è situato in una conca sulla riva destra di uno dei rami dello Stirone. La sua storia è stata sempre legata a quella del munito Castello, eretto in cima al colle verso la fine del XII secolo e che per secoli ha resistito a cruenti assalti ed è stato teatro di una misteriosa leggenda.
E’ una storia ultramillenaria quella che accompagna l’imponente e suggestivo castello di Pellegrino Parmense. Maniero oggi di proprietà della famiglia Catelli che, con lungimiranza e gusto, ne preserva la storia, il prestigio e si è anche fatta promotrice di significativi lavori di sistemazione.
Celebre è la storia della cosiddetta “Dama Bianca”: da alcuni definita una “fata”, da altri addirittura scambiata per la Vergine Maria. Altri ancora invece vi hanno visto un uomo con un grande mantello bianco: forse lo spirito, senza pace, del povero Manfredo Pallavicino?
Mai nessuno ha potuto dare una risposta a questi fenomeni che, tuttavia, nell’Ottocento hanno assunto estrema popolarità, al punto da richiamare frotte di curiosi e turisti che arrivavano da tutto il Parmense, ed anche dal Piacentino, per osservare le apparizioni.
Un fatto che, come ricordano anche i documenti, diede notevole impulso al turismo e, quindi, al commercio locale. Se per coloro che vivevano all’interno del castello non era un fatto insolito quello di vedere questa figura aggirarsi tra una sala e l’altra, lo era invece per gli “esterni” che, come evidenziato, si recavano sul posto a frotte quando le apparizioni di questo fantasma divennero pubbliche.
Una sorta di “fantasma superstar” capace di richiamare, per un lungo periodo, anche trecento persone al giorno. Come ricorda la storia, i fenomeni accadevano puntualmente tutti i giorni, dalle 18.15 a mezzanotte.
Apparizioni che, a lungo andare, iniziarono ad infastidire le autorità che, al fine di placare la confusione, inviarono sul posto un distaccamento dei Dragoni Ducali: che proibirono ogni sorta di assembramento e, di fatto, anche del fantasma non ci fu più alcuna traccia.