Il fiume Taro, dalla sorgente fino a Fornovo, passa sotto ponti antichi e moderni, regala spazi perfetti per la pesca e in estate diventa lido.
La Francigena lungo il Taro, variante 19/bis
Si tratta di un percorso molto piacevole e vario, che nella prima parte attraversa il Parco dei Boschi di Carrega, e poi percorre le colline della valle del Taro, con bellissimi panorami sulla val Padana e l’Appennino.
La variante segue la sponda orientale del fiume Taro, che lega Parma, Collecchio, Fornovo di Taro, tracciato percorso fin dall’antichità.
Uscendo da Parma, da porta Santa Croce, i pellegrini lasciavano la via Clodia (via Emilia) in corrispondenza della chiesa di San Pancrazio, raggiungevano la chiesa di Vicofertile e poi, seguendo in parte i tracciati residui della centuriazione romana, Madregolo, con la sua pieve e il suo ospizio, importante punto di sosta anche per i pellegrini che provenivano dal vicino guado del Taro.
E di qui si avviavano all’ospizio di Collecchiello e lungo la sponda orientale del Taro fino alla Corte di Giarola, e al monastero di Oppiano, a Qualatica (Ozzano) e infine alla pieve di Fornovo di Taro nella buona stagione; oppure durante i mesi invernali, quando il fondovalle risultava impraticabile, verso la pieve di Collecchio per giungere all’ospizio di Talignano e alla sua pieve, e poi su verso la strada della Costa fino a Fornovo di Taro.
Nasce dal monte penna, nell’appennino ligure poco sopra l’abitato di Santa Maria del Taro, a circa 1300 metri di altezza, e si butta nel Po, è un suo affluente di destra, dopo un corso di ben 126 km nella provincia di Parma. ha un regime torrentizio e offre una vasta scelta di aree dedicate al turismo balneare, con angoli suggestivi di particolare pregio naturalistico vi sono poi aree dove è permessa la pesca, per esempio nei comuni di Tornolo e Bedonia sono state istituite due aree di pesca turistica.
Per info ufficio uit Bedonia 0525-824765
I luoghi del taro più amati:
- Il groppo: storico lido con piscina naturale, fra i comuni di Bedonia e Tornolo -le cascate delle miniere di rame- a santa maria del taro, poco fuori dall’abitato, un sentiero facile conduce alla prima delle due cascate, nell’area delle miniere di rame (la seconda necessita più allenamento ma è raggiungibile.
- La Cascata delle aquile di Val Lecca a Bedonia è un altro splendido scorcio naturale incredibile. Raggiungere la cascata è molto semplice e alla portata di tutti. Infatti, sono solamente 600 i metri che separano le cascate dal parcheggio.
- La Gorotta è un rio affluente del fiume Taro e sfocia di fronte all’abitato di Foppiano. Nella sua discesa scava il suo percorso tra le rocce formando sette stupende cascate. La Val Gorotta, che prende quindi il nome dal rio, si trova a circa un’ora di cammino dai Bruschi di Sopra e da Carniglia. ( Sentiero ad alta difficoltà, percorribile solo da escursionisti esperti e accompagnati da una guida)
- Le marmitte dei giganti – nel comune di Borgotaro, lungo il torrente Vona, si trova un esempio di “marmitte dei giganti” cascatelle scavate nella roccia. Un sentiero abbastanza semplice ,quello cai 851, che vi permette di osservare da vicino queste particolari conformazioni.