La Val Taro e la Val Ceno con i suoi paesaggi pittoreschi e le loro acque cristalline sono mete eccellenti per gli appassionati di pesca, offrendo esperienze indimenticabili a contatto con la natura.
Il fiume Taro, il fiume Ceno e i loro affluenti con le acque limpide e fresche, alimentate da sorgenti montane, ospitano ambienti acquatici ricchi di diverse specie di pesci tra cui trote fario, barbi, cavedani e vaironi ideali per diverse tecniche di pesca. La presenza di trote fario, molto apprezzate per combattività e la qualità delle sue carni, rendono la zona particolarmente attraente per i pescatori a mosca. Si posso praticare anche la pesca a fondo e quella a spinning che può dare ottimi risultati, soprattutto nelle zone con acque più profonde e correnti più sostenute. I corsi d’acqua limpidi e le correnti moderate offrono condizioni ideali per tutte queste tecniche.
In Val Taro alcune delle aree di pesca più popolari sono la zona turistica di Piane di Carniglia e la riserva turistica di Santa Maria del Taro.
In Val Ceno invece alcune aree di pesca sono la riserva turistica del Torrente Dolo e il Lago Blu.
Per chi è nuovo nella zona o desidera migliorare le proprie abilità, sono disponibili guide di pesca esperte che offrono lezioni ed escursioni guidate per immergersi in un ambiente incontaminato, ricco di biodiversità. Un vero paradiso per gli amanti della tranquillità e dell’avventura.
Per pescare in queste zone è fondamentale rispettare le normative locali per garantire la conservazione dell’ecosistema fluviale e possedere una licenza di pesca di tipo B o C valida che può essere rilasciata dalla Regione. Ci si deve anche attenere alle regole riguardanti le dimensioni minime delle catture e i periodi di divieto. Inoltre, è importante praticare il catch and release, rilasciando il pesce subito dopo la cattura per preservare le popolazioni ittiche.
Per eventuali informazioni contattare l’ufficio IAT di Borgotaro.
Regione Emilia Romagna per le licenze di pesca.