Un itinerario tra storia, natura e tradizioni
La Strada dei Mulini della Val Tidone è uno degli itinerari più suggestivi della provincia piacentina, un percorso che intreccia storia, paesaggi mozzafiato e le radici delle tradizioni locali. Un tempo, lungo il corso del torrente che attraversa la valle, sorgevano numerosi mulini, alimentati dalla forza dell’acqua che muoveva le loro pesanti macine di pietra. Molti di questi mulini risalgono al XV secolo, ma alcuni, ancora più antichi, furono fondamentali per la vita nella valle. Alcuni di questi antichi opifici sono giunti fino a noi, sapientemente restaurati e custoditi. Conservano intatte le loro fattezze originali, narrando storie di lavoro, sacrificio e crescita. Tra i più rappresentativi spicca il Mulino di Borgo del Lentino, trasformato nel 2008 nel Museo della Civiltà Mugnaia.
L’Associazione La Strada dei Mulini si impegna da anni nell’organizzazione di manifestazioni, convegni, mostre e visite guidate, con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico, tutelare e, dove possibile, recuperare il patrimonio storico legato a questi affascinanti edifici. Tra le iniziative più significative spicca l’adesione alle Giornate Europee dei Mulini Storici, che si tengono ogni anno nel mese di maggio, e la celebrazione di Santa Caterina d’Alessandria, patrona dei mugnai, con la Festa dei Mugnai nel mese di novembre. Quest’ultima, giunta al suo quindicesimo anno, rappresenta un momento di grande emozione: durante la manifestazione viene assegnato un significativo riconoscimento a una famiglia storica di mugnai che ha dedicato la propria vita alla macina e alla farina.
Situato in un affascinante borgo medievale, con edifici in pietra addossati gli uni agli altri, il Mulino Lentino rappresenta un perfetto esempio di centro “curtense”, introdotto dai Franchi in epoca carolingia. Le sue strutture riportano indietro nel tempo fino al VI secolo, offrendo ai visitatori non solo la scoperta di un antico mulino ad acqua, ma anche un’immersione nella storia millenaria della Val Tidone. All’interno del mulino (visitabile su prenotazione) si trovano ancora oggi le attrezzature molitorie perfettamente funzionanti, affiancate da numerosi oggetti legati alla civiltà mugnaia e documenti storici sull’arte della molitura. La recente scoperta di un antichissimo mulino a Retrecine, forse di epoca romana, e di un follo da lana seicentesco testimonia ulteriormente la rilevanza storica del mulino e del suo territorio.
Un viaggio tra cultura e paesaggi incantevoli
Il sentiero storico, culturale e naturalistico de “La Strada dei Mulini”, oggi è parte integrante del “Sentiero del Tidone”, è facilmente accessibile dalla ex SS 412 della Val Tidone (Milano-Passo Penice). Lungo il tragitto, si incontrano paesaggi pittoreschi e borghi storici, come Borgonovo Val Tidone, con la sua Rocca medievale, e Castelnovo Val Tidone, con il maestoso Castello che domina il crinale. Proseguendo si arriva a Corano, borgo caratterizzato da antiche dimore rurali e un castello ricco di fascino. Scendendo verso valle, si incontrano i primi mulini sopravvissuti: il Mulino Vaie, il Mulino Pittadino e il Mulino Santa Margherita. Risalendo in direzione del Monte Penice, si trovano il Mulino Spada, il Mulino Rosso e il Mulino Buccellari, in località Strà.
Proseguendo lungo la ex SS 412 verso il Monte Penice, si arriva alla località “Mulino della Noce del Gallo”, da cui ha inizio il vero e proprio percorso escursionistico de “La Strada dei Mulini”, dominato dall’alto dall’imponente fortezza di Rocca d’Olgisio. Questo attraversa il comune di Alta Val Tidone, regalando tappe ricche di fascino: i mulini di Ferro, Rizzo, Ceppetto, Gobbo e Lentino si susseguono in un viaggio emozionante nella storia. Una variante verso Pecorara conduce ai Mulini Reguzzi e Tombino. L’itinerario culmina nell’alta valle, all’abitato di Caminata, dove si trova il Molinino e la diga del Molato, al confine con la Lombardia.
Un invito a rallentare e scoprire
La Strada dei Mulini della Val Tidone è più di un semplice sentiero: è un viaggio che invita a rallentare, ad ammirare la bellezza di paesaggi senza tempo e a lasciarsi ispirare dalle tracce del passato. Questo percorso che conserva comunque il suo appeal dal punto di vista paesaggistico/sentieristico è un invito a scoprire un territorio che ha ancora molto da raccontare, attraverso i suoi mulini, i suoi borghi e le sue tradizioni.
Per maggiori informazioni:
IAT-R Piacenza
Telefono 0523/492001
iat@comune.piacenza.it
www.visitpiacenza.it