Dal XIII secolo è stata percorsa da carovane di mercanti che a dorso di mulo trasportavano le loro merci; così per i piacentini questo territorio coincideva con la Via dell’Olio, mentre per i genovesi rappresentava la Via del Pane. Terra di transito, dunque, un crocevia di strade, sentieri e passi oggi meta di appassionati di trekking, sfida per gli amanti della bicicletta e della MTB, piacere di guida per i mototuristi. La Val Nure, infatti, si collega con la val Trebbia tramite il passo della Pia, il passo del Cerro, la Sella dei Generali ed il passo del Mercatello, con la val Perino tramite il passo della Cappelletta e la Sella dei Generali, con la val d’Aveto e la Liguria tramite il passo del Crociglia, con la val Ceno tramite il passo di Linguadà, il passo delle Pianazze e il passo dello Zovallo, con la Val d’Arda tramite il valico di monte Santa Franca e con la val Chero tramite il valico di Prato Barbieri. Tutti punti panoramici che valgono il viaggio.
Le battaglie per le guerre di conquista tra le varie casate nobiliari locali, come i Camia, i Nicelli, i Malaspina e gli Anguissola, hanno lasciato in eredità torri, fortilizi e castelli che ancora oggi si trovano a caratterizzare il paesaggio. Alcuni sono aperti al pubblico, altri trasformati in residenza privata, sede comunale o azienda agricola, altri ancora dominano rupi quali testimonianza di fasti dimenticati.
Parte del cuore verde della provincia di Piacenza, la Val Nure è la destinazione ideale per chi ama la natura, tra esperienze outdoor, relax ed enogastronomia.