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Territorio e prodotti tipici: un’unione che disegna la nostra identità

ArticoliAppennino Parma Est
È indissolubile il legame tra territorio e prodotti tipici, un’unione che disegna la nostra identità.

Eccellenze che affondano le radici nella storia e hanno come ingrediente fondamentale il sapere dell’uomo. È la conformazione della valle, solcata dal torrente Parma, ad accompagnare il fluire dell’aria che, salita dal mare e valicato il crinale appenninico, assorbe nel suo viaggio la giusta proporzione tra componente umida e secca che crea il microclima ideale per la stagionatura del Prosciutto di Parma DOP. Al re dei salumi è dedicato ogni anno, nel mese di Settembre, un Festival che ha in Langhirano la sua location principale.

Il mosaico di prati stabili che, alternati a piccoli boschi o filari, occupa la fascia collinare e di media montagna è il segno visibile di un altro prodotto d’eccellenza, nostro ambasciatore nel mondo: il Parmigiano-Reggiano DOP. Un segno talmente identificativo che l’area fa parte della “Scuola del Paesaggio del Parmigiano Reggiano di Montagna”, progetto che vede uniti Enti delle Province di Reggio Emilia e Parma nell’ambito della Riserva MAB Unesco Appennino Tosco Emiliano.

Il nostro paesaggio ha “un sapore”, ma è anche scenario per la fruizione, bellezza da guardare e nella quale immergersi, come nei vigneti che impreziosiscono le nostre colline e danno vita alla D.O.P. “Vini dei Colli di Parma”. La lavorazione e salagione della carne di maiale, praticata in valle fin dall’epoca romana, valorizzata durante il periodo longobardo e poi nel Medioevo, dà origine ad altri prodotti di rilievo, tra tutti il Salame di Felino IGP.

Un patrimonio talmente prezioso da essere custodito. Sono ben cinque i Musei del Cibo che si incontrano in valle: il Museo del Prosciutto di Parma a Langhirano, i Musei del Pomodoro e della Pasta a Collecchio, il Museo del Salame a Felino e il Museo del Vino a Sala Baganza (museidelcibo.it) I boschi della zona collinare e montana ci donano altri preziosi sapori: il rinomato Tartufo nero di Fragno, dal nome di una frazione in Comune di Calestano, al quale viene dedicata ogni anno una Fiera internazionale; castagne, funghi e frutti spontanei. Completano il quadro altri prodotti altrettanto tradizionali. Tra essi la Spongata di Corniglio, antico dolce, prodotto in periodo natalizio dalle famiglie del territorio; e ancora l’allevamento di Pecora Cornigliese, ottenuta alla metà del ‘700 dai duchi Borbone, mediante incroci fra pecore locali e la pregiata razza Merinos ed oggi Presidio Slow Food.

Sapori che si possono ritrovare nelle tante trattorie tradizionali, e nei ristoranti ed agriturismi diffusi in tutto il territorio, che si possono acquistare nelle antiche botteghe o direttamente nelle aziende agricole, nei salumifici e nei caseifici, molti dei quali visitabili e dotati di spaccio.

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